Non vi è mai balenata l’idea di morire per rinascere conservando il ricordo del passato e decisi nella nuova vita a non ingoiare frustrazioni e a non tollerare imposture? È proprio quest’idea a spingere l’autore di Blowup a morire e reincarnarsi. Non accettando la realtà contingente di un mondo alla deriva, relitto vagante alle mercé dei marosi del divenire, del caos invadente partorito dai burattini e burattinai che lo affollano, ricordando gli episodi vissuti che non ha potuto evitare, immagina di rinascere in un futuro non molto diverso del passato ma con la facoltà di accedere a un livello ipernaturale e con un rapace, compagno d’avventura al suo fianco che lo asseconda quando viene invocato.